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Cosa Facciamo

Linee guida che accompagnano le attività museali della nostra Associazione,

nell’ambito dei propri interventi socio-culturali

I l   M u s e o

 

Secondo la definizione dell’ICOM, l’Organizzazione Internazionale dei Musei e degli Operatori Museali, il “museo” è “un’istituzione permanente, senza fini di lucro, aperta al pubblico, al servizio della società e del suo sviluppo, che compie ricerche, acquisisce, conserva e, soprattutto, espone le testimonianze dell’umanità e del suo ambiente a fini di studio, educazione e diletto (v. Statuto dell’ICOM, 1951). D i d a t t i c a m u s e a l e Per “didattica museale” si intende l’insieme delle metodologie e degli strumenti utilizzati dalle Istituzioni museali e da quelle scolastiche per rendere accessibili ad un più vasto pubblico collezioni, raccolte, mostre e in generale ogni tipo di esposizione culturale. Pietro Romanelli (già Direttore Generale delle Belle Arti al Ministero della Pubblica Istruzione), osservava, dal canto suo in modo penetrante, come insegnanti e studenti erano ” …. restati passivi testimoni di una cultura organizzata secondo criteri molto lontani dai loro reali interessi e dalle effettive possibilità di comprensione.” Pertanto vedeva nelle prime esperienze di Didattica museale un’occasione eccezionale: “Che il museo potesse diventare un necessario e insostituibile complemento della scuola.”

 

I l m u s e o   n e l l a   s o c i e t à   m o d e r n a 

 

Il Museo deve essere proposto come luogo in cui si trovano non tanto delle informazioni o dei “ documenti originali” su un dato argomento, quanto delle inattese e rivelatrici scoperte sulla polivalenza dei significati e messaggi delle opere che esso conserva. Deve essere un luogo dove si va per dissetare la propria sete di conoscenza, rimpolpare lo spessore culturale e conoscitivo del personale bagaglio di esperienze e saperi, esercitando interconnessioni tra conoscenze ed apprendimenti e dove non subire lezioni o indottrinamenti superficiali e privi di spessore culturale o scientifico.​Per quanto riguarda i rapporti con la scuola, vi è la necessità di offrire l’ambiente museale in una dimensione esplorativa ed interattiva al fine di essere fruito quale motore di esperienze formative non meramente nozionali. Esso si deve configurare da richiamo alla sete di conoscenza e di curiosa attenzione verso il mondo e le cose, come un “laboratorio” aperto ad ogni indirizzo di ricerca.

 

I l m u s e o   c o m e.  e s p e r i e n z a.  s o c i a l e 

 

Nella nuova prospettiva introdotta per rendere i Musei elementi propulsori di crescita culturale della società viene ad assumere assoluta centralità il concetto di “esperienza” . Il metodo dell’ “Educazione Attiva” , oggi entrato in pieno nella dottrina e nella prassi dell’insegnamento, chiama a collaborare attraverso sinergie intrecciate pedagogisti, storici dell’arte, insegnanti ed anche studenti e guide esperte volontarie. Nel principio educativo della Didattica museale , il visitatore del Museo, a qualsiasi età, viene riconosciuto come il protagonista attivo del suo sviluppo e del suo modo di apprendere.

 

L ’ i n t e r d i s c i p l i n a r i t à 

 

Tale modello innovativo di insegnamento coinvolge ogni disciplina e materia di studio. Questa modalità di ricerca rappresenta un’elevazione di livello e di qualità nello studio della tutela del patrimonio culturale, non più vista in chiave “museografica” e di mera “protezione” , ma chiaramente finalizzata ad un uso socio-culturale ed educativo dei beni culturali, con particolare riguardo ai giovani e alla realizzazione di un sistema di Educazione Permanente.

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